Accipicchia, ma è un razzo…! Come fa?… Quante parole riesce a dire in un minuto?… Roba da Guinnes dei primati… Quando ho visto Lella Costa la prima volta è questo che ho pensato. Come tutti no? Lei entrava in scena vestita da Carla Fracci, guardava il pubblico, si guardava il tutù e diceva: “Vi hanno avvertito che questo è un balletto classico? Nooo…Non ve l’hanno detto?… Fanno sempre così per paura che la gente vada via…Accipicchia!… E il pubblico rideva (Gabriele Vacis)
Per me entra sempre in scena così Lella Costa: buffa, incongrua, travestita in maniera improbabile, pronta per iniziare l’incanto delle parole.
E mentre va avanti a parlare, con quella rapidità che però non perde un colpo, che è sempre esatta…Mentre va avanti a parlare, le parole diventano leggere, visibili, cominciano a ballare davanti a te… E allora capisci: perché non è lei che parla, lei balla… (Gabriele Vacis)
La magia delle parole come quelle di Alessandro Bergonzoni e dei Monty Python. Il nonsense e l’assurdo. John Lennon e Oscar Wilde. Grandi e piccoli. Senza serie. Ciascuno in un momento della mia vita.
Q come “Quand’è che arrivi, mamma?”: domanda-tormentone della mia vita. Solo che, rispetto alla stesura della Daga nel loden, le figlie sono passate da una a tre, e di conseguenza la domanda è cresciuta in modo esponenziale. Deve essere colpa della globalizzazione.
Ah, è forse possibile?
M come Magoni e Miracoli: “Avvengono miracoli se siamo disposti a chiamare miracoli quegli spasmodici trucchi di radianza”. (Silvia Plath)
Non bisogna accontentarsi, bisogna continuare ad accendere cerini, a giocare e dire: “Forse non è vero, forse ci meritiamo di più, forse non bisogna accontentarsi di quello che hai a portata di mano, altrimenti a cosa servirebbe il cielo?” Non l’ho detto io, l’ha detto un poeta che si chiama Robert Frost e quando lo dicono i poeti è sicuramente vero. Noi abbiamo questo da fare e abbiamo il tempo. Il tempo è dalla nostra parte, lo dicono i Rolling Stones e quindi non si discute.
Alto e basso. T. S. Eliot e Fonzie.
Se quella sera di febbraio di una trentina di anni fa Luigi Tenco, anziché spararsi un colpo di pistola, si prende una sbronza colossale. Se, per una volta e per sbaglio le brigate rosse ne fanno una giusta. La fanno per sbaglio, la fanno una volta sola, ma ne fanno una giusta. E decidono di lasciare libero Aldo Moro. Se quel giorno di dicembre del millenovecentootanta J.D. Salinger decide di andare in Central Park West e ci vede un ragazzo accucciato che sembra in attesa di qualcosa e sta leggendo The Catcher in The Rye. E gli prende il libro dalle mani e lo butta per terra: Drop this book now. I have another story to tell you. E dieci minuti dopo, quando arriva John Lennon non c’è mica nessuno lì ad aspettarlo, non ci sono ragazzi, non ci sono pistole, non c’è nessuno, non c’è niente di niente. E lui che aveva detto di no, che voleva restare a New York si sente un alieno e lo dice alla moglie: I’m homesick, Yoko.
Il tempo rotto e ricostruito.
E’ un John Belushi al colmo della felicità, quello che va a dare la notizia al presidente degli Stati uniti: “Kate, ho una notizia, una bellissima notizia, Kate. Sai il magistrato italiano, quello super bravo? Dice che viene da noi a darci una mano!” “Fantastico! Esclama il presidente degli Stati Uniti, Katharine Hepburn. E va a dare la notizia alla first lady: “Spencer, tesoro, indovina chi viene a cena?”.
Dunque vi conoscete? Sì, l’ho votata anche io!
Per una volta nella vita poter essere solo bella così. Avvengono i miracoli? Allora, per una volta nella vita, una volta sola e non per tanto tempo mi basta poco, giusto il tempo di riposare più che altro, no?, per cercare di recuperare almeno in minima parte tutte le energie che in tutta la mia vita ho dovuto sprecare per cercare di essere carina comprensiva preparata informata consapevole brava competente responsabile sportiva sensata sensibile autonoma fedele divertente seducente sexy spiritosa simpatica diversa imprevedibile adorabile forte coraggiosa disponibile unica allegra intelligente complice materna. Basta non ce la faccio più. PER UNA VOLTA NELLA VITA VORREI ESSERE SOLO BELLA.
Devo ricordarmi di spostare lo sguardo e farmi autorizzare più spesso dalla Sora Lella.
Bellissimo commento e bellissime le due donne che si incontrano (anche) in questo post. Che bello vederle insieme, e leggerle attraverso la tua scrittura, attraverso te.
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Grazie Eli ❤️
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